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Una milanese in Austria #3 - Il Natale italiano

  • Immagine del redattore: Elisa
    Elisa
  • 17 dic 2022
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 16 apr 2023

Ascoltate le canzoni di Michael Bublé già dall'inizio di novembre, oppure siete come il Grinch? Non vedete l'ora di preparare biscotti e casette di marzapane, oppure soffrite all'idea di ricevere come regalo il solito bagnoschiuma o pigiama dalla zia di secondo grado, di cui nemmeno ricordate il nome?


Forse non importa se siete #teamSanta o #teamGrinch, le vacanze di Natale sono sempre più vicine e "il tempo vola"! Come festeggiate il Natale nel vostro paese, nella vostra città o semplicemente nella vostra famiglia? Io ho una famiglia poco numerosa, perciò non abbiamo molte tradizioni, ma in Italia ne potete trovare davvero tantissime: ecco alcune tradizioni italiane che dovete assolutamente conoscere!



1. "O albero, o albero..."

Forse iniziamo a sentire l'atmosfera di Natale già alcune settimane prima del 25 dicembre, ma, per arrivare pronti, ci dobbiamo preparare. Come? Con gli addobbi e la decorazione dell'albero di Natale, naturalmente.

Diversamente da altri paesi come l'Austria (dove vivo e che inizio a conoscere un po' più da vicino), per tradizione, nella maggior parte dell'Italia (non nelle zone dove ci sono molte foreste!) compriamo più spesso un albero artificiale e non un albero vero, naturale. Certo, forse perdiamo un po' la magia dell'odore del bosco e la forma dei rami, diversa ogni anno... però, in un appartamento è sicuramente più pratico da montare, smontare e conservare.

Portiamo su l'albero dalla cantina l'8 dicembre, cioè il giorno dell'Immacolata, e lo decoriamo con tutta la famiglia: appendiamo le luci, le ghirlande e le palline colorate, di vetro o di plastica; in cima mettiamo una stella o un "puntale". L'unica eccezione è a Milano, dove anticipiamo tutto di un giorno: il 7 dicembre è Sant'Ambrogio, il nostro santo patrono, perciò lo celebriamo così, in vacanza oppure a casa intorno all'albero di Natale appena addobbato.


Le palline sull'albero di Natale
Le palline sull'albero di Natale

2. In famiglia o con gli amici?

Se qualcuno chiede "Con chi festeggi quest'anno?", per gli italiani non c'è dubbio, perché la risposta è sempre la stessa: "A Natale con i tuoi, a Pasqua con chi vuoi".

Un po' perché le famiglie italiane sono sparse per la penisola o per il mondo, un po' perché in giorni bui e freddi forse vogliamo solo trascorrere del tempo a casa con i nostri cari, ma il Natale italiano è per tradizione "la festa della famiglia": figli, nipoti e parenti alla lontana si riuniscono a casa di questo o di quel familiare per passare un po' di tempo insieme, spesso attorno a una tavola imbandita, cioè decorata e piena di cibo, cucinato direttamente dai padroni di casa, oppure portato dagli ospiti per dire grazie per l'ospitalità.

Insieme si mangia, si beve, si ride e... si gioca. Il gioco da tavolo più famoso in Italia è la tombola, che funziona un po' come il bingo: ognuno ha una o più "cartelle" con dei numeri, un'altra persona pesca i numeri e chi ha i numeri pescati sulla cartella li deve coprire con un fagiolo o una buccia di mandarino. Con due numeri sulla stessa riga, fate "ambo" e vincete un piccolo premio; con tre, "terno" e il premio è un po' più grande; con quattro "quaterna", con cinque "cinquina" e se avete tutti i numeri, allora dovete urlare "tombola!" e vincete il premio più grande di tutti.


3. Cena della Vigilia o pranzo di Natale?

Stare a tavola è l'attività principale delle feste in Italia, ma quale occasione è più importante da festeggiare? Il "cenone" della Vigilia, cioè la cena del 24 dicembre, oppure il pranzo di Natale, cioè il 25 dicembre?

Non esiste una regola, la tradizione cambia da famiglia a famiglia. Per la mia esperienza, forse le persone del Sud o che hanno radici meridionali preferiscono mangiare in grande stile la sera del 24, mentre le persone del Nord o che hanno radici settentrionali più spesso festeggiano a mezzogiorno del 25.

Nel dubbio, se avete una famiglia molto numerosa, potete festeggiare sia il 24, che il 25 e dividervi tra i due "rami" della famiglia (lato materno o paterno, lato della moglie/marito o il proprio, ...). L'importante è trascorrere il tempo in compagnia dei nostri cari.


Il panettone
Il panettone

4. Panettone o pandoro?

Vi piacciono l'uvetta e i canditi? Allora amerete il panettone. Preferite, invece, un impasto dolce e decorato con del semplice zucchero a velo? Il pandoro allora è quello fa per voi! Ogni anno, infatti, è necessario informarsi in modo molto preciso sui gusti degli ospiti prima di comprare il dessert.

Nelle diverse regioni italiane potete trovare dolci tipici della zona (come, ad esempio, il panforte senese o la cuccìa siciliana), ma in tutta Italia i più famosi sono panettone e pandoro.

Il primo nasce a Milano, secondo la leggenda, nelle cucine di Ludovico il Moro alla fine del 1400, quando il giovane Toni realizza un pane farcito per gli ospiti del duca; il dolce è così buono che il "pan di Toni", il panettone, compare ancora oggi sulle nostre tavole! Il pandoro, invece, ha origine a Verona e il suo nome deriva da "pan de oro", cioè un dolce a forma di cono diffuso nell'allora Repubblica di Venezia.


Se volete approfondire la storia di questi due immancabili dolci natalizi, vi consiglio di approfondire sul sito www.italia.it. Se, invece, siete dei campioni ai fornelli, ecco i link alle ricette del panettone e del pandoro. Buon lavoro!


5. Chi porta i regali?

Babbo Natale, Gesù bambino, la Befana o Santa Lucia? In Italia per i bambini c'è l'imbarazzo della scelta, perché sono tante le figure "magiche" del periodo natalizio che portano regali e dolci in quantità. Andiamo con ordine...

Il 13 dicembre è il giorno di Santa Lucia, per tradizione "la notte più lunga che ci sia" (anche se, in realtà, non è vero, perché il giorno più corto dell'anno, cioè il solstizio d'inverno, cade il 21 dicembre). La santa arriva con un carretto trainato da un asinello, e porta dolci e caramelle ai bambini buoni, mentre ceste di carbone ai bambini cattivi. È buona norma, infatti, lasciare latte e biscotti per lei, e delle carote per l'asino, perché il suo viaggio è molto lungo: questa tradizione è molto diffusa della zona tra Cremona, Bergamo e Brescia, ma anche in Sicilia!

Babbo Natale è un personaggio "di importazione", perché è il nome italiano dell'uomo vestito di rosso che, con una grande pancia e una folta barba bianca, viaggia su una slitta volante trainata da renne e porta i regali calandosi dal camino ed esclamando "oh oh oh!". Lo stesso compito, per tradizione, è assegnato a Gesù bambino, cioè una specie di angelo che raccoglie le letterine dei bambini e poi nella notte tra il 24 e il 25 dicembre porta i regali ai bimbi buoni.

Il 6 gennaio, invece, è la festa dell'Epifania, "che tutte le feste porta via", cioè l'ultimo giorno festivo del periodo di Natale. Per la tradizione religiosa i Re Magi fanno visita al piccolo Gesù nella capanna di Betlemme, mentre nell'infanzia di tutti gli italiani esiste l'immagine di una vecchina vestita un po' di stracci, che vola su una scopa nella notte tra il 5 e il 6 gennaio: è la Befana, cioè una strega buona che riempie le calze dei bambini buoni di dolci, mentre con il carbone quelle dei bimbi cattivi.


In Italia, ad eccezione dell'Alto Adige (che segue le festività austriache) e di Bari (dove è il santo patrono della città), non festeggiamo San Nicola il 6 dicembre, e (per fortuna!) non esiste nemmeno la tradizione dei "Krampus", cioè dei demoni che accompagnano il Nikolaus e che colpiscono le persone con una fascina di rami secchi.


La Befana
La Befana

6. La filmografia delle feste

Il periodo di Natale non è lo stesso senza i soliti programmi televisivi e film da vedere in famiglia che vanno ormai in onda da decenni, sempre uguali. Concludo, quindi, con alcuni consigli di film "natalizi" al 100% italiani, che possono aiutare a riflettere su questa festività, ma soprattutto ad approfondire la vostra conoscenza della cultura, della società e del cinema italiano.


In ordine sparso:

  • "Una famiglia perfetta" (2012), di Paolo Genovese - un film d'autore recente;

  • "Parenti serpenti" (1992), di Mario Monicelli - un film d'autore datato;

  • "La Befana vien di notte" (2018), di Michele Soavi - quasi un fantasy per ragazzi su un personaggio della tradizione solo italiana;

  • "Vacanze di Natale" (1983) di Carlo Vanzina - il primo del genere dei "cinepanettoni", cioè film con una comicità bassa e dalla trama abbastanza ovvia, che escono nelle sale ogni Natale.

Altri film, invece, che non sono italiani, ma che trovate ogni anno in TV in Italia come grandi classici di questo periodo di feste sono:

  • "La vita è meravigliosa" (1946), di Frank Capra;

  • "Una poltrona per due" (1983), di John Landis;

  • "Mamma, ho perso l'aereo" (1990), di Chris Columbus;

  • "Il Grinch" (2000), di Ron Howard;

  • "L'amore non va in vacanza" (2006), di Nancy Meyers.


E voi? Conoscete queste tradizioni o questi film? Festeggiate in modo simile oppure no? Se volete, scrivete pure nei commenti! Nel frattempo, auguro buone feste, a voi e ai vostri cari!

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