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SOS Didattica #7: Un'esperienza immersiva in italiano a Villaco

  • Immagine del redattore: Elisa
    Elisa
  • 27 apr 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Insegnare italiano all'estero, cioè fuori dai confini italiani, significa fare i conti ogni volta con la sfida di ricreare il più possibile un'esperienza autentica per le nostre studentesse e i nostri studenti, in cui non solo abbiano la possibilità di mettersi alla prova dal punto di vista strettamente linguistico, ma anche e soprattutto dell'efficacia comunicativa, in un contesto culturale talvolta molto diverso da quello a cui sono abituati. Il cosiddetto "falso pragmatico" è, infatti, sempre dietro l'angolo, cioè il fare talmente finta di essere chi non si è (un cameriere italiano o una receptionist italiana che parlano solo italiano ecc.) da perdere di vista l'autenticità dell'esperienza.

Per questo motivo, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, la comunità italiana di "expat" a Villaco e la posizione stessa di questa città hanno creato insieme le condizioni migliori per affrontare con successo questa sfida e offrire alle/ai partecipanti la possibilità di scoprire l'italianità che ha messo radici in questa regione di confine e che si muove tra le pieghe del tessuto sociale ed economico di questa particolare realtà in Carinzia (Austria).


In collaborazione con la collega Stefania Squadrito, lasciandoci ispirare dal titolo del corso che entrambe offriamo da ottobre 2023 presso l'Università di Scienze Applicate della Carinzia (CUAS), "Italian Language Immersion Course", abbiamo organizzato un'esperienza didattica il più possibile immersiva per ciascun gruppo di studentesse e studenti, sia internazionali che austriache/ci, di International Business Management (IBM) e Industrial Engineering & Management (IEM).

Questo ha dato origine a un'apparentemente insolita cooperazione che, tuttavia, dimostra ancora una volta quanto la conoscenza dell'italiano abbia un peso significativo per la zona dell'Alpe Adria a prescindere dall'ambito lavorativo o universitario (economia, ingegneria, ...) di riferimento e perché, di conseguenza, programmi di studio così diversi di CUAS trasversalmente offrano proprio l'italiano all'interno dei propri curricula accademici. In questo triangolo di terra affacciato sul mar Adriatico in cui Italia, Austria e Slovenia si toccano, infatti, diverse lingue-culture si incontrano e si mescolano in tanti settori diversi della vita quotidiana, tanto privata quanto accademica o professionale.


Le studentesse e gli studenti di IBM insieme ad Adriano De Carlo, proprietario di "Cuore di cioccolato" a Villaco
Le studentesse e gli studenti di IBM insieme a me e al proprietario di "Cuore di cioccolato" a Villaco

Come già segnalato per la precedente attività presso CUAS, nell'articolo che la collega Stefania ha scritto in inglese per il sito ufficiale dell'università è possibile avere una panoramica più generale sul tema, mentre in questo post mi piacerebbe ripercorrere brevemente le tappe fondamentali dell'attività immersiva in italiano che abbiamo realizzato.


Innanzitutto, abbiamo suddiviso le due classi e creato gruppi di lavoro più piccoli, da circa 3-4 persone. Ognuno ha avuto poi a disposizione una mappa del centro città di Villaco con degli indirizzi e una lista di task da realizzare in un determinato ordine e in un certo lasso di tempo - l'obiettivo, infatti, di comune accordo con i commercianti italiani che si sono resi gentilmente disponibili per l'attività, era evitare di affollare troppo i rispettivi locali e avere così la possibilità di sfruttare al massimo il tempo a disposizione con nativi.


I "compiti di realtà", da realizzare insieme in italiano, comprendevano:

  • cercare parole italiane in città (insegne di negozi, menù, traduzione di informazioni turistiche, nomi di strade/piazze/vie, ...), documentarle attraverso foto da scattare con il proprio cellulare e poi presentarle in classe nella lezione successiva ("Nella foto vediamo il nome di una pizzeria. Conosci la pizzeria XXX?", ecc.);

  • recitare poesie o cantare in italiano (per esercitare intonazione e pronuncia in modo coinvolgente e interattivo) da documentare attraverso un video di gruppo - a cui qualcuno/a, in modo creativo ed extra rispetto alle richieste, ha aggiunto anche dei filtri a tema musicale;

  • ordinare un caffè in italiano al Cafè "La Mattina" e chiacchierare brevemente con il barista;

  • intervistare alcuni negozianti italiani (in particolare, Adriano della cioccolateria "Cuore di cioccolato" e Michele dell'osteria "AMore italiano", che ringrazio di cuore!) a partire da una lista di domande che avevamo stilato tutti insieme preventivamente in classe, sia relative alla loro vita privata che alla loro attività commerciale ("I tuoi clienti sono italiani, internazionali o austriaci?", "Quando vai in pensione, torni in Italia?", "Parli italiano in famiglia?" ecc.). Le studentesse e gli studenti hanno poi preso appunti sulle loro risposte e le hanno riutilizzate nel corso del follow up in classe durante la lezione successiva;

  • cenare in una pizzeria-ristorante italiana, ordinando da mangiare e da bere in italiano e leggendo il menù suddiviso in "antipasti", "primi", "secondi", "contorni" e "dessert".


La classica lezione ha assunto, quindi, un carattere autentico di vera interazione con nativi e non in italiano, ma soprattutto di scoperta di quanto la realtà economica e sociale di Villaco sia arricchita da una presenza italiana forte che è evidente però all'occhio attento di chi cerca, interagisce, si informa e si mette alla prova.

Siccome trovo esperienze didattiche di questo tipo davvero formative, resto naturalmente a disposizione per ulteriori scambi e collaborazioni a Graz, a Villaco, nel Friuli-Venezia Giulia e dintorni. Se interessati/e, scrivetemi pure nei commenti o nel form di contatto 😊.

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