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SOS Didattica #2 - Quattro app di cui non posso più fare a meno

  • Immagine del redattore: Elisa
    Elisa
  • 9 ago 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 28 apr 2023

"Non tutto il male vien per nuocere" è un aforisma sempreverde tipico della cultura italiana, che, però, diventa assolutamente azzeccato se applicato a tutte le nuove risorse per l'insegnamento-apprendimento dell'italiano che il periodo-covid ci ha portato. Dopo quasi due anni di didattica a distanza, infatti, oggi disponiamo di un ventaglio davvero ricco e variegato di risorse online che possono aiutarci a rendere i nostri corsi di lingua italiana ancora più accattivanti e interattivi, sia in presenza, che, a maggior ragione, online.



Ecco, quindi, le quattro applicazioni di cui non posso fare più a meno per le mie lezioni di italiano ad apprendenti di tutti i livelli del QCER, sia in presenza che online.


  1. LearningApps: andando in ordine di scoperta (e forse anche di esistenza e/o diffusione in rete), questa applicazione gratuita per la creazione di attività online può offrirci un grandissimo aiuto, se vogliamo, ad esempio, assegnare esercizi extra ai nostri studenti, senza preoccuparci di inviare loro anche le soluzioni - come spesso capita, magari ci passa di mente e loro non ce lo ricordano, o magari perdono/perdiamo il documento o diventano/diventiamo matti a cercare il link. Le varie tipologie di esercizio, infatti, danno la possibilità a noi insegnanti di inserire le risposte corrette, la pronuncia e/o eventuali suggerimenti per lo svolgimento del compito. Funziona davvero molto bene nel caso di attività di matching o di cloze, in cui è cioè richiesto il completamento di un testo a buchi. Un vantaggio per lo studente può essere l'estrema facilità di utilizzo senza il bisogno di un login o dell'ennesimo profilo con password annessa, mentre per l'insegnante è il fatto di avere a disposizione una risorsa completamente gratuita, che permette, inoltre, di modificare anche attività già create da altri. Un eventuale svantaggio, invece, può essere la grafica non eccessivamente accattivante (soprattutto se i vostri apprendenti sono molto giovani e quindi abituati a tecnologie più curate da questo punto di vista) e la relativa "staticità" degli elementi presenti nella app. Per darvi un'idea, ecco un esempio creato da me!

  2. Wordwall: possiamo considerarlo quasi la versione avanzata di LearningApps, perché si tratta di un sito che permette di creare esercizi ed attività interattive, in cui lo studente indica delle risposte e riceve immediatamente un riscontro, positivo (giusto!) o negativo (prova ancora...), con l'aggiunta di una classifica dei risultati migliori. Il più grande vantaggio di Wordwall secondo me è l'estrema varietà di attività che permette di creare: si può lavorare, ad esempio, sulla sintassi, riordinando i pezzettini di una frase, oppure si può usare per rompere il ghiaccio a partire da brevi domande-input contenute in scatole colorate, o, ancora, è possibile rendere virtuale tutto l'insieme di attività legate all'uso di carte che abbiamo sempre usato in classe (per "predire" il futuro, per stimolare una conversazione, per ripassare i vocaboli a partire da immagini, per giocare a taboo, ...). L'unico "svantaggio", per modo di dire, che esiste attualmente è il numero davvero limitato di attività gratuite che si possono creare con un unico profilo - il costo mensile di per sé è irrisorio, ma se lo si somma a quanto speso per l'abbonamento a una qualsiasi piattaforma per l'e-learning, allo spazio extra su Google drive, ad altre app e così via, naturalmente si tratta di una spesa che il singolo insegnante o che la scuola di lingua deve sempre tener presente. Anche in questo caso, per darvi un'idea, ecco un esempio di attività creata da me!

  3. Jamboard Google: si tratta di una valida alternativa alla lavagna virtuale (ad esempio di Zoom), dove è possibile inserire parti di testo, ma anche link e immagini o video. Uno dei vantaggi più interessanti di questo strumento è la possibilità di scrittura collaborativa da parte degli studenti, che evita loro di dover impazzire con i comandi delle varie piattaforme - per i miei apprendenti adulti, che (nonostante tutto) hanno ancora poca dimestichezza con le tecnologie legate all'apprendimento, ad esempio, è stato un vero salvavita! Possono, infatti, scrivere attivamente sullo schermo con un font grande (senza perdersi nella chat, dove, una volta inviato un messaggio, non è possibile correggerlo) e poi comodamente salvare in formato PDF il contenuto della lezione. Dal lato dell'insegnante, però, un grande svantaggio (a mio avviso) è il fatto di non poter copia-incollare i vari materiali da una Jamboard all'altra, dovendo sempre ricorrere al "duplica" che, però, copia l'intero documento anziché solo una sua parte.

  4. Classroomscreen: è quasi un concorrente più graficamente accattivante della Jamboard, perché permette di avere a disposizione una scrivania virtuale interattiva, su cui è possibile scrivere, disegnare, inserire link a ogni tipo di altro materiale, in aggiunta ad altri gadget come sondaggi, timer, post-it interattivi che in modo casuale "chiamano" gli apprendenti a partecipare, il dado, e così via. I vantaggi sono, naturalmente, legati alla varietà di attività che si possono svolgere a partire da una base di questo tipo, proiettabile e condivisibile in qualsiasi momento con gli studenti tramite un link, mentre lo svantaggio più grande è, ancora una volta, legato al costo. Attualmente non è, infatti, possibile salvare o condividere le varie "scrivanie" create, se si utilizza solo la versione gratuita - anche in questo caso, i costi non sono proibitivi, ma vale lo stesso discorso di Wordwall. Ecco un esempio delle potenzialità di una "scrivania" creata da me per una lezione legata al cinema:


Naturalmente esistono altrettante validissime app come Quizlet, Kahoot o Padlet, ma (per quella che è la mia esperienza con i miei gruppi di universitari, adulti e anziani) non si tratta di strumenti che funzionano in modo efficace sempre, indipendentemente dagli apprendenti e/o dal loro livello. Per questo motivo, ho deciso, per il momento, di tralasciarli.

Per quanto riguarda Canva, invece, ho deciso di dedicargli un post a parte, perché non è semplicemente uno strumento che utilizzo per creare attività e unità didattiche tutte mie, ma, nel tempo, è diventato LO strumento, l'unico cioè che mi permetta di dare al 100% un volto fresco e coinvolgente, ma allo stesso tempo chiaro e strutturato a tutto ciò che voglio trasmettere ai miei studenti.


E voi? Avete mai provato a usare queste app? Oppure usate altri strumenti che vi sembrano utili, sia in didattica a distanza, che in presenza? Fatemelo pure sapere nei commenti - lo scambio di idee è la linfa vitale di questa professione!

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